Riscaldamento globale e piogge acide: cause, effetti, proposte e curiosità


Abstract:
ALLEGATO ALLA PRESENTAZIONE DI CHIMICA:
In seguito all’esperienza avuta grazie all’attività PLS siamo rimasti colpiti da come la CO2 svolga un ruolo indispensabile per la nostra vita e per il nostro ecosistema.
Durante le nostre giornate all’università di Chimica abbiamo lavorato sui vari tipi di trasformazioni della CO2 notando come l’anidride carbonica sia utile o dannosa per la nostra vita: basti pensare come il lievito, producendo anidride carbonica, diventi indispensabile per il nostro sostentamento (senza la CO2 non avremo neanche pane e vino).
Come dice un noto detto: “il troppo storpia”; è impossibile, infatti, non pensare alle conseguenze che la troppa presenza di CO2 ha su tutto il globo.
A partire dalla Rivoluzione Industriale del 1800, i livelli di CO2 sono aumentati notevolmente e, insieme a questi, anche le temperature. Il conseguente riscaldamento globale porta con sé conseguenze catastrofiche: al Polo Sud nel 2002 si distaccò la placca 'Larsen B', lastra che secondo gli scienziati non si sarebbe mai sciolta, in quanto era rimasta lì per molte ere glaciali, tuttavia ha preso il largo nel giro di 35 giorni, e - cosa più importante - il livello degli oceani in tutto il mondo è aumentato di circa 3 cm; nel Marzo 2004 un grande uragano si abbatte sulla costa del Brasile cosa mai accaduta nella storia del Sud America continentale; nel 2011 gli Stati Uniti sono stati devastati da 362 tornado in soli tre giorni.
Il 50% delle emissioni di CO2 immesse nell'atmosfera finisce negli oceani, e questo determina una diminuzione del pH fino a valori acidi con effetti disastrosi: distruzione delle barriere coralline, scomparsa di un gran numero di altre forme di vita negli oceani, per non parlare della vegetazione, dei laghi, dei fiumi, dei monumenti e della nostra stessa salute.
Purtroppo le prospettive per il futuro sono ancora peggiori e ancora quasi impossibili da prevedere: c’è chi parla di un’era glaciale, chi invece di un periodo lunghissimo di siccità.
Come affrontare il problema? Risolviamo tutto come le Maldive, che stanno pensando di acquistare nuovi territori in vista di un’imminente inondazione dovuta al riscaldamento globale?
Ovviamente non è il modo più esatto di pensare.
Per fortuna molti scienziati si sono ingegnati ed ecco alcune possibili soluzioni:
• Secondo Leonard Ornstein, un biologo cellulare del Mount Sinai School of Medicine di New York, insieme a Igor Aleinov e David Rind, modellisti del clima della NASA, si potrebbero coltivare alberi a crescita rapida come l’eucalipto nei deserti del Sahara, innaffiati da acqua di mare trattata da una serie di impianti di desalinizzazione costieri e convogliata attraverso una vasta rete di irrigazione. La nuova foresta fornirebbe delle proprie precipitazioni, mentre assorbe anidride carbonica nell’atmosfera da tutto il mondo. I calcoli del team suggeriscono che tali foreste potrebbero recuperare circa 8 miliardi di tonnellate di carbonio l’anno, circa la stessa emessa dai combustibili fossili.
• In Svezia la società Svensik Biogas ha costruito un treno che viaggia grazie al biogas bovino realizzato, cioè, attraverso la decomposizione di parti di scarto di bovino fornite da un macello di Linnkoeping.
Ovviamente anche noi, nel nostro piccolo, possiamo contribuire a salvaguardare l’ambiente attraverso le ormai comuni convenzioni quali: l’utilizzo di automobili a bassa emissione di CO2, acquisto di elettrodomestici a basso consumo energetico…
Autori:
CINUS GABRIELE 4°C Liceo Classico-Scientifico Euclide CAGLIARI
DI CARLO VALENTINA 4°C Liceo Classico-Scientifico Euclide CAGLIARI
PUDDU ANTONELLA 4°C Liceo Classico-Scientifico Euclide CAGLIARI
CARCANGIU ANDREA 4°C Liceo Classico-Scientifico Euclide CAGLIARI
LUBRANO SALVATORE 4°C Liceo Classico-Scientifico Euclide CAGLIARI
Prof. Ernesto Porceddu Liceo Classico-Scientifico Euclide CAGLIARI
Parole Chiave:
Diossido di carbonio
Ambiente
Sede:
cagliari_adm
Modulo: