Itinerari didattici proposti
Riunire e rendere disponibile l’insieme del materiale didattico risponde a uno dei compiti che il PLS si era dato. Tuttavia, accanto alla presentazione dell’insieme delle attività svolte, è stato ritenuto utile offrire anche una proposta concreta di tematiche nelle quali l’insegnamento della chimica è progettato tenendo in maggiore conto l’attività laboratoriale e mettendo in maggior risalto il contenuto chimico di fenomeni che si osservano nella vita quotidiana. A tale scopo, è stato costituito un gruppo di lavoro del quale hanno fatto parte formato alcuni alcuni responsabili coordinatori locali del PLS negli anni 2005-07, già afferenti alla Divisione Didattica della Società Chimica Italiana. Dall’analisi del materiale raccolto nei primi due anni del progetto è nata la proposta di realizzare tre itinerari didattici: La chimica e i colori; L’energia e le trasformazioni; La chimica intorno a noi. Per ciascun percorso sono stati selezionati e collegati fra loro parti di testo realizzate da sedi diverse sedi. Poiché più sedi hanno svolto attività su un medesimo argomento, la scelta di inserire il materiale dell’una o dell’altra è stata fatta sulla base della funzionalità “narrativa”.
Questi itinerari non sono la proposizione di “buone pratiche”, le quali in verità assumono spesso un significato astratto se non sono inserite all’interno del contesto reale nel quale verranno realizzate, ma la proposta di “percorsi realizzabili” in quanto già realizzati: i materiali didattici e le esperienze di laboratorio di supporto ai percorsi hanno infatti già subito il rodaggio del PLS.
Le tematiche trattate fanno riferimento ai capitoli fondanti della chimica sono presentate con approcci diversificati in modo da lasciare all’interlocutore - ci auguriamo studenti, docenti, personale impegnato nella ricerca-azione didattica - possibilità diverse, da scegliere in base alle metodologie praticabili nei vari contesti in cui opera. Conseguentemente, i contenuti non sono presentati attraverso una sequenza “lineare” e prestabilita di argomenti bensì mediante “mappe concettuali” nelle quali sono evidenziate le possibili interconnessioni fra i diversi argomenti. Questi percorsi costituiscono quindi spunti per l’organizzazione della didattica, che potranno essere seguiti, ripresi, abbandonati, approfonditi, tra loro connessi a seconda sia delle necessità didattiche del docente sia delle curiosità dello studente che, nella autonoma o “guidata” ricerca di approfondimento all’interno di itinerari in didattica laboratoriale, può anche sperimentare il valore orientante della esperienza proposta.